È nostra convinzione che non esistono studenti che “non hanno voglia di fare niente” ma solo studenti che necessitano di essere maggiormente interessati, stimolati e motivati ad impegnarsi mediante la sinergica collaborazione di scuola e famiglia verso tale obiettivo.
Dietro ad una bocciatura si celano molteplici cause, quasi mai correlate unicamente al profitto scolastico. In età adolescenziale, infatti, numerosi sono i fattori che entrano in gioco nella personale motivazione allo studio.
Un ruolo chiave è sicuramente rivestito dalla situazione famigliare la quale, se vissuta in modo poco sereno dal giovane, può scatenare una reazione a catena in altri ambiti della sua vita.
La bocciatura può essere dovuta anche semplicemente a problemi organizzativi ed alla mancanza di tempo connessi ad attività extra-scolastiche quali la pratica di uno sport agonistico, lo studio di uno strumento musicale o lo svolgimento di attività importanti in ambito lavorativo-artistico (ad esempio teatro, cinema, spettacolo, musica, moda, marketing, ecc.)
Si pensi agli allenamenti quasi quotidiani degli sportivi – a cui si aggiungono le giornate di gara e i “tempi tecnici” necessari per recarsi al luogo di allenamento, fare la doccia, tornare a casa – o alle lunghe ore di studio degli artisti, come i musicisti iscritti ai corsi pre-accademici nei conservatori.
Impegni del genere sottraggono tempo ed energie allo studio prettamente scolastico.
Il “Paradosso dei Campioni”
Paradossalmente, quindi, un giovane che si impegna molto più dei suoi coetanei a livello agonistico, culturale e professionale, può incontrare degli ostacoli enormi ad una serena vita scolastica. Nella maggior parte dei casi, a scuola il campione o l’artista:
Il disagio può anche insorgere all’interno del contesto scolastico. Ad esempio, può capitare che, pur impegnandosi nello studio pomeridiano talvolta con costose ripetizioni, non si riceva dall’insegnante alcuna gratificazione per il proprio impegno, ma si riesca a malapena a raggiungere la sufficienza in alcune materie.
Un altro elemento che sempre più di frequente porta alla mancanza di motivazione allo studio e, nei casi peggiori, al precoce abbandono scolastico, è rappresentato dagli eventuali atti di bullismo subiti a scuola o sui social, i quali possono esacerbare una situazione psicologica già indebolita.
Dal malessere che per svariati motivi si vive in casa o a scuola possono scaturire, tra l’altro, i seguenti problemi:
Rivolgersi ad una scuola paritaria come la nostra significa allo stesso tempo:
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